Dolomiti Senza Confini - Le vie ferrate
Da visitare > Dolomiti Senza Confini
Le vie ferrate
Subito dopo la conclusione del conflitto bellico, quanto è rimasto di queste opere, in particolare quelle che oggi chiamiamo vie ferrate, è diventato oggetto di grande interesse storico/turistico.
Ed è proprio per vedere questi siti che tra gli anni 1950 e 1970 sono state, con grandissimo impegno, ripristinate e realizzate le vie ferrate che adesso entrano a far parte del progetto “Dolomiti Senza confini”.
Sono state ripristinate con cura:
- Via Ferrata del Monte Paterno che partendo da Forcella Lavaredo, attraverso la Forcella del Passaporto, quella del Camoscio e Cima del Paterno, porta alla Forcella di Toblin;
- Via Ferrata Torre di Toblin, a nord della Forcella omonima, che permette di raggiungerne la cima;
- Via Ferrata degli Alpini 1915/1918 che collega il Passo Fiscalino con la Forcella Collerena;
- Strada degli Alpini che collega la Cresta Zsigmondy con il Passo della Sentinella, passando per Forcella Undici;
- Via Ferrata Costoni di Croda Rossa che collega i Prati di Croda Rossa con la cima della Croda Rossa di Sesto;
- Via Ferrata Zandonella che collega il Vallon Popera con la cima della Croda Rossa di Sesto;
- Via Ferrata del Monte Cavallino;
- Via Ferrata D'Ambros sulla cresta della Pitturina.
Sono state realizzate:
- Via Ferrata Roghel che collega il Vallon Popera con Ciadin de Stalata, passando per i Campanili del Popera;
- Via Ferrata Cengia Gabriella che collega Ciadin de Stalata con l'Alta Val Giralba;-
- Via Ferrata a sud della Croda dei Toni che collega Forcella Maria con Forcella dell'Agnello;
- Via Ferrata Est detta “del Camoscio”.